domenica 7 aprile 2013

Annunziata

Mi offro per portare Annunziata alla visita medica.
Annunziata si prepara all'uscita mettendosi un pesante giaccone imbottito, il 27 settembre.
Lo mette per il freddo o per proteggersi calzando una pelle che la protegga dal mare esterno in cui sta per tuffarsi.
Lei sempre appartata e silenziosa sembra che non spettasse altro che un momento 1:1 per aprirsi; io sono un vasp in cui lei riversa tutti i suoi vissuti. Curiosa, attenta al mondo fuori dal finestrino, mi fa molte domande. Io non potrei rispondere perchè per lei devo essere un'ombra amica che la accompagna ma lei oggi vuole relazione.

_Quanti anni hai?
-26
- A 26 anni mi sono sposata.
Mi racconta dell'abito bianco largo e svasato, coi fiori e la coroncina di fiori d'arancio, Annunziata ora è una principessa.

Ti piacciono le rose?
- Sì mi piacciono molto
- Mio marito me le ha regalate, si è ricordato di me, le ha messe sul tavolo della cucina. Hanno già fatto la vendemmia?
-Sta per iniziare.
- Io facevo la vendemmia in Francia; ho fatto la commerciante in Olanda vendevo il pesce fritto sulle bancarelle quanto pesce fritto ho venduto! Ho fatto  la sarta ero brava a cucire i tailleurs.Hai mai sciato?
_ No mai
- Io sì , mio figlio scia benissimo, io avevo paura sulla funivia. Ho fatto un giro in elicottero su Torino con le mie amiche.La mia famiglia non mi chiama più, mi fanno schifo. Sono nata in Veneto, non li capisco più.
Si guarda attorno, ci sono levigne ma non c'è l'uva, gli ulivi non hanno olive, è tutto spoglio e senza frutti, le case sono brutte e vecchie.
Visita, tutto bene.
Colazione al bar, sigaretta.
Annunziata mi chiede di andare in profumeria, vuole uno smalto rosso, dell'acetone e una crema per il viso.
Annunziata è brutta, ha la pelle grigia, gli occhi tristi, i capelli da strega, il collo girato alla rovescia per l'atrosi, trascina una gamba, le braccia sono lunghe, troppo lunghe ma oggi si ama.
Quando disegna in terapia si raffigura vestita  di rosso, bella giovane, provocante, con labbra rosse ecarnose, quella che si sente ,quella che forse è stata. In un afoto da giovane vedo una bella donna  di cui rimane poco dopo la malattia, il manicomio, la comunità.
Mi piace come si cura, sono felice di andare in profumeria.
Ieri Annunziata a chiesto all'infermiere  Marius   di consigliarla sulla tinta da fare." Secondo te è giusto o no?"
Marius le ha detto di farlo così la sera le avrebbe detto se la trovava bella o bellissima.
Torniamo verso casa.
Annunziata mi dice che le vigne  sono cariche di grappoli, gli ulivi pieni di olive e i giardini pieni dirose.

Nessun commento:

Posta un commento