martedì 9 aprile 2013


DIARIO DI VITA DI UNA SPORTIVA DISABILE, PONGISTA 


L’acqua è ancora calda e mi ci tuffo procurando schizzi ovunque nal bagno ma chi se ne frega tanto vivo sola e nessuno può dire nulla tranne i miei due pechinesi che sono si, senza il dono della parola, ma hanno una innata dote per peggiorarmi le situazioni. Alle piccole pozzangherine che ho creato col tuffo, Egidio e Gertrude ( qualcuno ricorda Manzoni?) le mie due pesti cinesi, aggiungono zampettate dappertutto ed il maschio al colmo della gioia mi irrora anche il tappetino nuovo appena posizionato sotto al lavabo…Dio che rabbia vorrei ucciderlo, poi mi calmo pensando alla situazione paradossale nella quale mi trovo, col cane monello che mi osserva divertito mentre goffamente scivolo lungo il bordo della vasca trascinando con me nella tragica caduta anche la tenda della doccia.
Credo che nel suo linguaggio canino, la peste mi stia definendo scambiandosi abbaiate divertite con Gertrude ( la moglie ) una povera demente… e diciamocela così un po’ mi ci sento anch’io fra il divertito ed il dolorante per le botte rimediate nella scomposta caduta.
Bhe non so bene cosa farò alle prossime gare, ma a dire il vero non so se riuscirò ad arrivarci, è un periodo che non me ne va bene una.
Ripenso con enorme spavento a ciò che pochi giorni prima ho dovuto affrontare per una caduta a Nantes in Francia durante l’ultima gara.
Fuoriuscita della rotula.
Mi sono recata di corsa al Rizzoli di Bologna e li la dichiarazione dei medici seriosi che mi hanno visitato e refertato la mia risonanza “la paziente necessita di un intervento urgente, andrebbe aperto il ginocchio da sopra per riposizionare la rotula nella sua sede naturale, tempi di recupero minimo 4 mesi, altrimenti si potrebbe tentare un relais dell’alare esterno, tempo di recupero un mesetto o due”
Queste parole mi erano rimbombate nel cervello  e durante tutta la durata della notte … 4 mesi Mondiali saltati due mesi Mondiali a rischio.
Dopo una notte insonne decido di cambiare il corso degli eventi prendo in mano il telefono e decido di chiamare il rinomato Istituto ortopedico Gaetano Pini di Milano.
Qui mi si sono aperte le porte del cielo incontrando un vero e proprio angelo.
Una donna forte e dinamica, carismatica e sobria nelle sue scelte d’abbigliamento, simpatica ed intelligente, disponibile e premurosa ecco vi presento il mio angelo: la Dottoressa Mara Tavarriti Responsabile Unica delle relazioni col pubblico del noto Istituto ortopedico del centro di Milano.
Ve ne parlo nel prossimo appuntamento sono stanca ciaoooo
Lula 

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