DIARIO DI
VITA DI UNA SPORTIVA DISABILE, PONGISTA
L’acqua è ancora calda e mi ci tuffo procurando
schizzi ovunque nal bagno ma chi se ne frega tanto vivo sola e
nessuno può dire nulla tranne i miei due pechinesi che sono si,
senza il dono della parola, ma hanno una innata dote per peggiorarmi
le situazioni. Alle piccole pozzangherine che ho creato col tuffo,
Egidio e Gertrude ( qualcuno ricorda Manzoni?) le mie due
pesti cinesi, aggiungono zampettate dappertutto ed il maschio al
colmo della gioia mi irrora anche il tappetino nuovo appena
posizionato sotto al lavabo…Dio che rabbia vorrei ucciderlo, poi mi
calmo pensando alla situazione paradossale nella quale mi trovo, col
cane monello che mi osserva divertito mentre goffamente scivolo lungo
il bordo della vasca trascinando con me nella tragica caduta anche la
tenda della doccia.
Credo che nel
suo linguaggio canino, la peste mi stia definendo scambiandosi
abbaiate divertite con Gertrude ( la moglie ) una povera demente… e
diciamocela così un po’ mi ci sento anch’io fra il divertito ed
il dolorante per le botte rimediate nella scomposta caduta.
Bhe non so bene
cosa farò alle prossime gare, ma a dire il vero non so se riuscirò ad
arrivarci, è un periodo che non me ne va bene una.
Ripenso con
enorme spavento a ciò che pochi giorni prima ho dovuto affrontare
per una caduta a Nantes in Francia durante l’ultima gara.
Fuoriuscita
della rotula.
Mi sono recata
di corsa al Rizzoli di Bologna e li la dichiarazione dei medici
seriosi che mi hanno visitato e refertato la mia risonanza “la
paziente necessita di un intervento urgente, andrebbe aperto il
ginocchio da sopra per riposizionare la rotula nella sua sede
naturale, tempi di recupero minimo 4 mesi, altrimenti si potrebbe
tentare un relais dell’alare esterno, tempo di recupero un mesetto
o due”
Queste parole mi
erano rimbombate nel cervello e durante tutta la durata
della notte … 4 mesi Mondiali saltati due mesi Mondiali a rischio.
Dopo una notte
insonne decido di cambiare il corso degli eventi prendo in mano il
telefono e decido di chiamare il rinomato Istituto ortopedico Gaetano
Pini di Milano.
Qui mi si sono
aperte le porte del cielo incontrando un vero e proprio angelo.
Una donna forte
e dinamica, carismatica e sobria nelle sue scelte d’abbigliamento,
simpatica ed intelligente, disponibile e premurosa ecco vi presento
il mio angelo: la Dottoressa Mara Tavarriti Responsabile Unica delle
relazioni col pubblico del noto Istituto ortopedico del centro di
Milano.
Ve ne parlo nel
prossimo appuntamento sono stanca ciaoooo
Lula
Nessun commento:
Posta un commento