Giacinto e MariaRosa
Giacinto, un troll
gigantesco! Lungo, largo, il naso a patata, come nei cartoni animati,
butterato, la barba di metal-alluminio, nera, i capelli a spazzola, corvini, la
forfora a scaglie grandi e dure come tegole.
“ Eh gna gna wish pepepepé”
saluta Giacinto, mi prende per mano e mi coinvolge in una danza tribale e
divertentissima animale, bellissima.
“Bababà-fiuuuù” mi chiede di
toccargli il pancione e ride con una voce che rimbomba nell’atrio della
struttura: Harpo Marx, il biondo riccioluto che in “Duck Soup” rispondeva al
telefono suonando le trombette! Perepepé, taratatà, wawawa, in questo rutilante
codice dobbiamo capire se Harpo è arrabbiato, ha fame, ha sonno, è felice.
Wheesh! È il segnale che
Harpo da a Mariarosa per dirle che ha i gettoni in tasca e non appena gli
operatori si leveranno dai piedi potranno concedersi un cappuccino alla
macchinetta; Harpo ha una tasca tintinnante come il bottino dei pirati, da
condividere con Mariarosa, nuca calva, pochi capelli grigi e sparati ai lati,
obesa, la pelle offesa dalla psoriasi, un bandito in gonnella che estorce monete e sigarette,
una faccia da sberle che si fa concedere tutto, in cambio di un po’ di sesso consumato
nei cessi.
Ci diciamo che Mariarosa ha
un giocattolo per soddisfarsi fra le mura della casa. Voglio pensare che Mariarosa preferisca non dirsi di
volere un po’ di bene ad Harpo, cosa ne sarebbe di quella corazza dura che ha
indossato per non farsi fare male?
Mariarosa è all’ospedale,
subirà un intervento, quando tornerà non avrà più ciò che la fa rimanere donna
dentro, un nido che la malattia ha voluto vuoto e si è guastato.
Harpo è da una settimana
davanti all’ingresso col naso butterato appiccicato al vetro, weesh! Ma la
faccia di Mariarosa si riflette nella porta mentre lei è nascosta in sala tv,
aspettando il segnale del suo complice.
Mariarosa è tornata a casa, è
seduta con Harpo sul divano, con la
testa sulla sua spalla, stasera c’è quella trasmissione che le piace tanto dove
le donne indossano vestiti da sera con le paillettes e i tacchi a spillo,
ballano sempre sorridenti volteggiando con bellissimi cavalieri in frack,
Giacinto le accarezza la pancia.
Nessun commento:
Posta un commento